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QUELLO CHE VORREI..................................................................................................... QUELLO CHE HO FATTO.................................................................................................

As my affectionate heart for him pounds, more and more loudly as the seconds tick by. I collapsed my lips into his, with such force that we fall back against the wall behind him. As, I went to pull away, with our eyes shut he collapsed his lips harder, but tenderly back onto mine. I could feel the fire of our two bodies, burn across my skin. Before, the pleasant maybe the most delightful, time of my life was about over.

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...Sento le sue mani cercarmi, scivolarmi dappertutto. Avverto la sua eccitazione premere contro di me, mentre instabile sulle gambe mi reggo a lui. Senza peso nell’acqua, mi aggrappo al collo, cingendogli la vita con le gambe. Il suo membro duro scivola dentro di me, con naturalezza. Lo sento entrarmi dentro caldo e grosso. Lo sento riempirmi di voglia. Lo aspetto. Comincio a muovermi così attaccata a lui, mentre la sua bocca mi cerca riempiendo la mia con la lingua...

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Un brivido iniziò a salire dalle gambe, arrivò fino alla mia figa e in quel momento sentii che stavo venendo...era un orgasmo forte che avrei voluto non finisse mai....

Quanti uomini ci sono intorno a Sheila? A quattro zampe su un tappeto consunto inarca il bacino mentre un ragazzo ....

Oggi ho sognato che.......... Siamo a Lisbona in ferie fa caldo ma siamo curiosi di vedere e conoscere questo paese diverso dal nostro La prima impressione è di essere in presenza di un paese leggermente decadente, vedendo gli arredamenti dei bar e dei ristoranti mi sembra di essere catapultato nei nostri anni 70 Durante i giri che facciamo per la citta' tra di noi inizia un gioco fatto di carezz

[...] mi scoprii legata e questo bastò a riattivare tutti miei sensi con una rapidità inaudita. La mia capacità di osservazione, allarmata dall’adrenalina mi permise, con un’occhiata rapida, di studiare l’intera stanza. Era una camera spoglia, al suo interno il tavolaccio di legno su cui ero distesa a stella e legata, caviglie e polsi. L’odore che in quella stanza si respirava, commisto a quello del mio sesso, sapeva di umido e di disabitato [...]