prima esperienza a tre per tre sconosciuti....

In quella mattinata grigia Katiuscia si prepara con il suo bel tailleur calze autoreggenti e tacco 12, ma quando si reca al garage per prendere la macchina, mentre si china per raccogliere le chiavi le accade.....

...lo schizzo dalla mia micia uscì trapassando il pizzo sottile e piovve sul pavimento, impensabile fino ad oggi, ebbi due orgasmi in pochi istanti e senza che lui mi avesse ancora toccato. Il ragazzo assistette alla scena e mi baciò di nuovo e in preda al piacere iniziammo a svestirci l'un l'altra, lui mi tolse la gonna, afferrò i miei grossi e sodi seni...

desiderio di provare emozioni con una benda

La moralità si scontra spesso con la volontà, e alcuni confondono la nausea con l'amore. Lui e lei sono quel tipo di persona. Quattordici e quarant'anni, una stanza chiusa a chiave, ciocche rosse e due forze contrastanti. Quale seguire?

il professore che castiga la sua studentessa facendo si k diventi la sua troietta personale

SESSO NEI PRESSI DI UN CIMITERO, SCENARIO SUGGESTIVO E INQUIETANTE, SESSO ESTREMO, VOYER, E POI ....COLPO DI SCENA, UNO SPARO DI ARMA DA FUOCO NELLA NOTTE..THRILLER EROTICO DA NON PERDERE...BUONA LETTURA

Un giorno in una delle mie solite uscite con mia madre presi l'autobus, ero adolescente e ancora non portavo il reggiseno, anche se avevo i seni molto grandi per la mia età. Eravamo in piedi una di fianco all'altra vicino alla porta dell'autobus, io avevo i seni poggiati su di un parapetto, indossavo un top piuttosto scollato...

⚠️ Estremamente volgare ed esplicito, ma questo lo sai già. Leo e Florence, si sono scambiati qualche foto online e desiderati parecchio; questa è la loro prima volta. Ho posto particolare attenzione al punto di vista di Leo. Buona lettura.

Pomeriggio grigio,fuori piove....sono sola in casa,il silenzio è assordante. La mente viaggia sconsolata sul da farsi e immancabilmente riaffiora in me quel pomeriggio di questa estate e decido di scrivere forse perche' cosi facendo il ricordo si fara' ancora piu' nitido.

AGOSTO Era una sera d’estate stavo tornando dal lavoro ero stanca ,avevo fatto tardi e cosi presi l’ultimo autobus, mentre tornavo nell’autobus pensavo al mio collega che mi aveva provocato tutto il giorno cosi iniziai ad avere strane voglie incominciai a guardarmi intorno e cercando lo sguardo di soli uomini iniziai a guardarli provocandoli mi toccavo spesso le labbra con un dito

...La maschera da brava ragazza cadde su quel pavimento lurido e la vera Valentina uscì allo scoperto. La troia che era in lei prese il sopravvento e mentre succhiava avidamente quella bestia da diciannove centimetri segava con le mani i due cazzi ai lati. Aveva la figa tutta bagnata, una goccia di nettare le colava sulla coscia raggiungendo quei tacchi che le aveva regalato il suo fidanzato...

....mentre ci si annoia si gode....

Stava nascendo una bella complicità tra me e questo ragazzo che fino a qualche minuto prima non avevo mai visto ed al quale sentivo di volermi abbandonare completamente. Iniziai ad eccitarmi, sentii di essere bagnata, i miei capezzoli si inturgidirono e Manolo, sapiente ed esperto conoscitore del corpo della donna, non tardò ad accorgersene.

Sarà il caldo...hai presente quando sei talmente eccitata che ti dici adesso prendo il primo che passa e.....

Le ha sistemato le gambe sulle spalle e si gode pienamente l’aperta e indifesa intimità di Serena. Che porco!!! Lei inizia ad ansimare, ma loro tre non sembrano avere nessuna fretta. Ogni tanto la deve penetrare un po’ di più con la lingua e col dito, perché noto che Serena ha dei sussulti improvvisi..

che vacanza indimenticabile..ne rifarei altre 100 cosi..a volte le donne sono meglio degli uomini,credetemi,tanto sano sesso fatto da 2 vere porche

..Ho indosso uno spolverino che arriva poco sopra le ginocchia.. sotto sono coperta solo da autoreggenti e un tacco che rende il corpo molto slanciato..

Quando la vita noiosa di una donna viene infranta da giochi perversi...io sono la padrona e lui il mio umile schiavo.

La noia, un ufficio, la voglia che sale sempre di più. <<Mi alzo in piedi, Marco sempre abbassato, alza il braccio, e con le dita percorre il mio interno coscia, fino ad arrivare a sfiorare le mutandine, ormai fradice[...]>>

..le labbra di lei sono sulle mie..