Prima parte La raggiunsi e mi fece sedere sulla sua faccia. Mio Dio, cosí era ancora meglio... la sua lingua entrava e usciva da me, avvolgeva il mio clitoride come se fosse una caramella, ero al limite... peccato che mi svegliai proprio mentre stavo per venire. Immagino che possiate capire la frustrazione.

Conosco Federica da una vita, e con nessun’altra sono a mio agio come con lei... ne abbiamo fatte tante, siamo cresciute insieme, da due ragazzine a due donne che fanno ancora la doccia insieme. I miei occhi si posano sulle sue gambe nude, ha una pelle così bella, le sue gambe sono lunghe e i suoi piedi perfetti sono poggiati sulle mie, le faccio il solletico e cominciamo a torturarci tra solletico e pizzicotti.

Ho provato a scrivere una storia lesbo, spero vi piaccia <3 ..Un largo sorriso si spande sulla mia faccia. Lo accendo. La vibrazione energica mi fa sobbalzare. Lo annuso. Non sa di niente in particolare, né di Vicky, né di plastica..

''Ci sto! A domani.'' rispondo. Il nostro incontro si coclude, ho le mani che sudano. La sua immagine,le sue forme,sono nitide nella mia mente, come se fosse già mia. Mi lascio andare, mentre l'acqua della doccia scorre sul mio corpo, come se bastasse a levare via il mio desiderio di assaporare quello che nascondi dietro un velo di seta. Passo il bagnoschiuma, accarezzo ogni centimetro della mia pelle, le mani scivolano e aprono le grandi labbra, lasciando scoperto il clitoride...

Lei annuisce e viene a letto. Cerco di non farmi notare mentre le guardo il seno, ad ogni passo sballonzola... ragazzi, ė enorme. E quando ė in intimo, come adesso, si vede ancora meglio.

Lei non rispondeva, e io non sapevo piú cosa dirle. Stavo per scusarmi per la centesima volta, quando Emma senza dire una parola prende e mi bacia. Sí, avete capito bene... mi sta baciando lei.

Notai che mi aveva lasciato una sensazione poco identificabile: era simpatica oppure no? Cordiale oppure algida? Saremmo divenute amiche o solo inquiline da ‘buongiorno-buonasera’? Nonostante queste domande logiche, c’era dell’altro che non riuscivo a decifrare. Sicuramente una vera professionista e una bella donna che aveva un non so che di sensuale che mi turbava. Lo avrei scoperto in seguito.

In estate me ne sto sempre nuda a prendere il sole, sdraiata su di un lettino, sul bordo della mia piscina. "Dietro" alla grande casa dove vivo, nessuno mi può vedere se non fanno lavori, ci sono solo campi e vigneti. In questa giornata avevo in corpo un vago senso di eccitazione, qualcosa stava per succedere o avevo semplicemente voglia di masturbarmi?

Lei era bella, dolce, io formosa e selvaggia, ci siamo spogliate per metterci più a nostro agio, io misi solo un pareo, mentre lei una vestaglia che lasciava intravvedere il suo corpo minuto.... Mi salì una voglia che non avevo mai risentito prima, la voglia di toccarla, baciarla farla diventare mia.

Ho pensato ad una cosa a 3 con il suo migliore amico Giuseppe, un bel biondo muscoloso che ho sempre voluto spompinare all’infinito. Ho perso il conto delle volte che ho sognato il suo bel cazzone duro, che ogni tanto ho visto sporgere dal costume quando andavamo al mare tutti insieme… Una volta, mentre eravamo sui mezzi pubblici, gli ho inavvertitamente strusciato il culo sul cazzo, per poi voltarmi e, con faccino angelico, dirgli “ops… scusa…”

Mannaggia, la Brexit! L'ultima volta che sono stata a Londra viaggiavo con un'amica, avevamo prenotato in un ostello: cattura subito la mia attenzione una ginger, seduta alla tavolata intenta a finire il suo pranzo. Com'era il detto? Rossa di capelli golosa di uccelli? Posso assicurarvi che in parte è vero, ma in questo caso l'unico uccello di cui era ghiotta era solamente la mia passera ;) Dal testo: "è stato sulla panchina del giardinetto dell'ostello che gliel'ho leccata"

Con la punta lo infilo nel mezzo delle sue tette e stantuffo su e giù quella fessura stretta tra i seni ancora costretti nel reggiseno..."

All'improvviso tutti quei pensieri che custodivo gelosamente nella mia mente, quel desiderio nascosto di sfiorare un morbido seno, di baciare dolci labbra femminili, di sentire il delicato profumo di un corpo di donna affiorarono in me e mi travolsero come una marea. Avevo voglia di lei, di assaggiarla, di toccarla...

La ragazza scomparve dietro la cassa, dirigendosi verso il magazzino del negozio per poi tornare dopo un paio di minuti. "Ecco: non sono riuscita ad identificare per bene la sua taglia, per questo le ho portato un'alternativa. Venga, che le mostro dove sono i camerini". Lei seguì la commessa in fondo al negozio, dove arrivarono nel retro...

Mi ero accorta che spesso i suoi occhi si soffermavano sulla mia scollatura e io vincendo la mia timidezza spingevo in fuori il davanzale più che potevo perchè vederla così interessata al mio seno mi dava un enorme piacere interiore. A volte le sfioravo il braccio fingendo di gesticolare nell'esporre i mie concetti e quel contatto mi dava i brividi..

La mia testa è persa in mille pensieri contrastanti mentre le mani di Kate hanno già sbottonato tutta la camicia e si dedicano ai jeans... I miei capezzoli non nascondono la mia eccitazione... Prima che riesca a reagire mi ha già calato i pantaloni, con un dito sposta di lato il mio perizoma bianco e con la punta della lingua sfiora la mia fichetta... Si rialza, mi fissa, passa la lingua sul labbro superiore e gusta il nettare...

Nella Tv vedevo la signora che facendo finta di niente guardava tutto con curiosità ed interesse, ogni tanto si allontanava ma subito ritornava ad affacciarsi. Posate le pinzette provai l’azzardo e nello spalmare una crema sul pube iniziai a far scorrere il dito sullo spacco e poi sul clitoride. La donna capì subito cosa stavo facendo ed iniziò a guardare con maggior interesse, dal monitor la vedevo guardare senza più nessuna preoccupazione di essere vista.

..... Tornando a casa, senza sapere perché, inizia a sentirmi eccitata. Arrivata a casa sali in bagno per lavarmi, la patatina era tutta bagnata, a gambe larghe sul bidet non riusci a resistere e mentre mi lavavo mi feci un ditalino venendo subito. La notte a letto ripensai a quanto era accaduto, mentre mi toccavo lentamente mi resi conto che mi sarebbe piaciuto ripetere quella cosa.....

Gonna a metà coscia di color nero abbinata ad una maglietta scollata con dei lacci legati al collo ed infinite uno stivaletto aperto con un tacco discreto.

...A quel punto ci guardammo intensamente, e mentre la sua mano si avvicinava a sua volta alla mia passera ormai bollente, non avemmo alcun dubbio e spostandole di lato gli slip le infilai un dito nella fichetta ormai fradicia, mentre lei infilava il suo dito indice dentro di me, alla ricerca dei punti del piacere…

Considerando che la mia ultima scopata risale a domenica notte la mia passera freme e prude ed ha desiderio di cazzo. Inutilmente cerco di confortarla con la mano. Viene bagnandomi perizoma e cosce ma subito dopo nuovamente fa riaffiorare la sua voglia.

Leccai per oltre mezz’ora quel fiore di figa portandola fino al godimento che succhiai con golosita’ inaudita,godetti cosi’ anche io ,si cosi’ senza neppure sfiorarmi solo con il piacere di baciare il sesso di Anna,e fu oltremodo meraviglioso.

La volevo per me.. la desideravo.. doveva appartenermi.. l'avrei conquistata.. avrebbe capitolato.. sarebbe stata la mia schiava..

Ma lei mi blocca e mi abbraccia, sussurrandomi parole dolci.Non capisco più nulla.Non so nemmeno dove mi trovo. Melina mi prende il viso tra le mani e appoggia le sue labbra alle mie, mi bacia gli occhi e con la lingua asciuga dal mio viso quelle lacrime che la rabbia ed il nervoso mi hanno spremuto.Quindi la sua lingua torna alle mie labbra, le lecca dolcemente, per tutto il loro contorno: bramosa di lei, apro la bocca e lei mi dà subito dentro, languida come un cioccolatino.

una sera dalla mia dentista...

L'estate scorsa, due mie amiche Marika ed Elena mi chiedono se posso andare con loro due da sole al mare ..(e da li in poi dovrai leggere per sapere cosa succede...)

...apro gli occhi. Ho fatto un sogno erotico... Ero in palestra e mi sono fatta prendere da 5 ragazzi. Ma non ragazzi qualunque.. Ragazzi, uomini prestanti.. Forti e muscolosi a tal punto da farmi girare come un giocattolino tra le loro mani. Mi hanno toccata, leccata e penetrata.. Davanti e dietro... Ho bevuto il loro seme, li ho prosciugati della loro essenza. Mi sento strana... Questa volta era come un deja vu...

L'aria negli spogliatoi è più fresca, e gradevole. Specialmente oggi che non c'è nessuna. Lei è rimasta in silenzio da quando ci siamo alzate dalla panca. Ha preso l'accappatoio e un asciugamano in spugna.